Analisi Iconografica
Delle scene dipinte sulle lunette sono rimaste poche tracce e le iscrizioni sottostanti non aiutano la lettura iconografica. Grazie ai disegni realizzati dalla restauratrice Giuseppina Menin nel 1958, allo studio di alcune documentazioni d’archivio e all’analisi ravvicinata eseguita durante il restauro condotto dall’IVBC, è stato possibile ricostruire il ciclo raffigurante gli episodi della vita di San Francesco:
Lunetta I: non più visibile
Portale II
Lunetta III: non più visibile
Lunetta IV: colloquio di Cristo con San Francesco nella Chiesa di San Damiano
Lunetta V: imprigionamento di Francesco da parte del padre
Lunetta VI: Francesco si spoglia dei suoi abiti e viene coperto dal manto del Vescovo di Assisi
Lunetta VII: incertezza nell’identificazione iconografica: S.Francesco e conversione di Pietro di Cattaneo (Cattani o di Cattanio) o San Francesco e i lebbrosi
Lunetta VIII: vestizione dei primi compagni di San Francesco
Lunetta IX: visione di Papa Innocenzo III
Lunetta X: approvazione dell’Ordine
Lunetta XI: iconografia incerta: viaggio intrapreso da San Francesco in Egitto o I frati guardano con stupore l’angelo che la Divina Provvidenza ha inviato loro
Lunetta XII: conversione del beato Pacifico
Lunetta XIII: San Francesco appare a Sant’Antonio che predica
Portale XIV
Lunetta XV: le tentazioni di San Francesco
Lunetta XVI: Francesco accoglie S. Chiara a S. Maria degli Angeli
Lunetta XVII: creazione del Terzo Ordine
Portale XVIII
Lunetta IXX: apparizione della Vergine a S.Francesco
Lunetta XX: dubbio tormentoso
Lunetta XXI: prova del fuoco
Lunetta XXII: Francesco rifiuta le ricchezze del sultano
Lunetta XXIII: portale in cotto e affresco strappato raffigurante: Matrimonio mistico tra S.Francesco e Povertà
Lunetta XXIV: le stigmate di S.Francesco
Lunetta XXV: benedizione di S.Francesco ai suoi confratelli (lunetta pilota)
Lunetta XXVI: morte di Francesco
Lettura iconografica di alcune lunette dove ancora è possibile la visione dell’immagine.
Lunetta IV:la lunetta riprende l’episodio dell’apparizione del crocifisso a S.Francesco, nella città di Assisi. L’intonaco originale è in gran parte demolito, si intravede una croce all’interno di un riquadro.
Lunetta V:il padre, ricco mercante di stoffe, si oppose alla scelta di conversione di Francesco. La scena è dipinta con libertà e plasticismo degni di nota.
Lunetta VI: la scena si svolge in un loggiato. In primo piano, un giovane volta le spalle allo spettatore e tiene sulle braccia i panni del Santo seminudo, a decorare la scena è un paesaggio in lontananza.
Lunetta VII: Pietro di Cattaneo (Assisi 1180 circa – Assisi 10 marzo 1221) fu con Bernardo di Quintavalle tra i primi compagni di San Francesco.
L’iconografia di questa scena è dubbiosa, in quanto l’iscrizione sottostante la lunetta rimanda all’episodio di San Francesco e i lebbrosi mentre le figure rappresentate sembrerebbero riferirsi alla scena del Santo con Pietro di Cattaneo. L’episodio ha luogo in un edificio rinascimentale, memore delle costruzioni di Brunelleschi e di Leon Battista Alberti.
Lunetta VIII: la scena si svolge in una chiesa e dalla porta si intravede la Rocca di Assisi. Sulla destra un sacerdote celebra la messa e sulla sinistra, San Francesco davanti ad un gruppo di frati in preghiera sta vestendo un compagno, simbolo della sua entrata nell’Ordine, particolare attenzione è stata riservata alla resa anatomica del corpo disegnato. Tutto il resto, prospettiva compresa, denota una certa ingenuità costruttiva che vedremo superata nelle lunette successive.
Lunetta IX: nel 1209, quando Francesco ebbe raccolto intorno a sé dodici compagni, si recò dal Papa per ottenere l’autorizzazione della Regola di vita, per sé e per i suoi confratelli. La scena è percorsa da una linea obliqua che delimita la stanza dove il pontefice dorme.
Lunetta X: in questa scena l’artista abbandona lo stile gotico per avvicinarsi a quello rinascimentale. La sala del trono papale è ricostruita attraverso pochi elementi essenziali: nella sinistra, un guerriero volta le spalle allo spettatore, e si dispone sulla stessa linea obliqua creata dai tre personaggi seduti sopra i due gradini che attraversano tutta la composizione e conducono verso le colonne e i drappeggi del fondo. Inginocchiati di fronte al trono dal quale Papa Innocenzo III, circondato da cardinali, autorizza la costituzione dell’Ordine Francescano, Francesco e alcuni frati creano una massa compatta che blocca sulla sinistra la scena. Un architrave taglia orizzontalmente la lunetta, aumentando la monumentalità dell’insieme. Sullo sfondo si intravede dipinto un paesaggio montano.
Lunetta XI: la scarsità delle fonti non permettono di dare un titolo a questa lunetta. E’ individuabile solo la metà sinistra del dipinto. Sotto un grande albero i religiosi guardano l’angelo che la Divina Provvidenza ha inviato dal cielo. Quest’ultima ipotesi iconografica è avvalorata anche dalle scritte superstiti al di sotto della lunetta in cui si cita la Divina Provvidenza, alcuni elementi naturalistici riporterebbero all’episodio del viaggio del Santo in Egitto.
Lunetta XII: Frà Pacifico fu poeta, religioso e amico di San Francesco. La figura del Pacifico si contrappone ed equilibra la lunetta. Seduti sulla panca un guerriero e quattro uomini ascoltano la parola del Santo che alza le braccia.
Lunetta XVI: San Francesco fu guida per Santa Chiara, fondatrice dell’Ordine delle Clarisse.
Lunetta XVII: questa lunetta rimanda alla creazione del Terzo Ordine. Si tratta di un ordine mendicante canonicamente autonomo all’interno della famiglia francescana, è un gruppo formato da laici che vogliono testimoniare nella società l’esempio del Santo.
Lunetta IXX: probabilmente trattasi di una delle apparizioni della Madonna a San Francesco, nominata anche negli scritti di San Bonaventura e Tomaso da Celano.
Lunetta XX: le parole superstiti della didascalia “Spiritu profetico” non danno molte informazioni relative all’iconografia della lunetta. Probabilmente trattasi dell’episodio “Dubbio tormentoso” descritto nei “Fioretti” di San Francesco.
Lunetta XXI: questa scena appartiene alla serie della “Legenda Maior” della vita di San Francesco scritta da San Bonaventura da Bagnoregio. Con lo scopo di predicare il Vangelo e di convertire gli islamici, il Santo si recò in Oriente nel periodo della Quinta Crociata. S.Francesco mise alla prova il sultano chiedendogli di attraversare la fiamma ardente con lui, nessuno della folla volle seguirlo e tutti fuggirono impauriti. Protagonista principale in questa lunetta è il fuoco che con le sue fiamme rende la rappresentazione più dinamica.
Lunetta XXII: il sultano non asseconda il Santo ed in cambio gli offre delle ricchezze che il poverello d’Assisi rifiuta.
Lunetta XXIII: si tratta dell’episodio del Matrimonio Mistico e dello scambio degli anelli tra San Francesco e le tre Virtù teologali: Fede, Speranza e Carità.
Sopra al portale in cotto si leggevano questi versi del Paradiso tratti dalla Divina Commedia:
“Questa, privata del primo marito/ mille cent’anni e più dispetta e scura/ fino a costui si stette sanza invito/ né valse udir che la trovò sicura/ con Amiclate al suon della sua voce/colui ch’a tutto il mondo fè paura.”
Un riferimento al mondo medievale è il portale ogivale, realizzato in cotto con decorazioni naturalistiche create mediante la tecnica a stampo.
Lunetta XXIV: il 12 settembre 1224 San Francesco ricevette le stigmate sul monte La Verna, vicino ad Assisi. La scena si svolge tra rocce ed alberi. Sulla levigata parete della pietra in primo piano, riprendono le parole di Dante tratte dal poema dantesco.
Lunetta XXV: San Francesco sul letto di morte incrocia le braccia per benedire frate Bernardo e frate Elia.
Lunetta XXVI: la morte del Santo avvenne ad Assisi, il 3 ottobre 1226, sulla scena compaiono: il Santo disteso al centro e i confratelli inginocchiati in primo piano ai lati estremi della lunetta, la raffigurazione dei frati con cero è un motivo frequente nell’arte scultorea.